mercoledì 25 febbraio 2015

Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco - Il Trono di Spade - George R. R. Martin

Titolo originale: A Game of Thrones
Pagine: 485
Casa Editrice: Mondadori
Uscita Americana: 1996
Uscita Italiana: 2001

Chi non ha sentito parlare dell'ormai celeberrimo Trono di Spade? Oltre ad essere una saga bellissima, è infatti anche una delle serie che ha fatto impazzire, e lo posso dire tranquillamente, l'intero mondo. 
Si può dire che Martin scrivendo questa saga abbia davvero fatto jackpot in quanto ha venduto milioni di copie in molti paesi e televisivamente parlando, il telefilm è uno dei più attesi dell'anno.
Martin ha iniziato a scrivere il primo libro, che in italiano è stato diviso in due parti, nel 1991 e l'ha infine pubblicato nel '96. Nel '97 ha vinto il premio Locus (premio della letteratura fantascientifica assegnato dalla rivista Locus) e ha ricevuto la nomination per il premio World Fantasy ed il Premio Nebula.
Il Trono di Spade ci lancia in un mondo immaginario chiamato Westeros, in un epoca simil-medievale dove la normalità sono delle stagioni che durano interi anni, stare di guardia ad una barriera di ghiaccio alta duecentocinquanta metri per evitare che persone o strani esseri arrivino nelle terre civilizzate e corvi a tre occhi che vedono il futuro o quasi.

Il romanzo è l'inizio di una grande avventura, ci introduce ai personaggi principali (non tutti) e alle casate protagoniste, che sono: gli Stark di Grande Inverno, i Baratheon di Capo Tempesta, i Lannister di Castel Granito, i Guardiani della Notte protettori della Barriera ed infine i due ultimi Targaryen, che si considerano legittimi eredi al Trono di Westeros.
Martin ci fa conoscere tutti i personaggi principali intitolando i capitoli con i loro nomi, facendo dunque entrare il lettore nel punto di vista, comunque narrato in terza persona, di ogni personaggio.
Tutto il libro si mette in moto con la morte del Primo Cavaliere del Re, Jon Arryn. Robert Baratheon, Re dei Sette Regni, decide allora di andare da Approdo del Re, nel soleggiato sud, fino a Grande Inverno, nel profondo nord, per visitare il suo vecchio amico e compagno di battaglie Eddard (Ned) Stark per proporgli di prendere l'incarico.
Ned vive con la sua famiglia a Grande Inverno, formata da Catelyn, sua moglie e sei figli: Robb 14 anni, Jon 14 (bastardo avuto con un'altra donna, quindi cognome diverso rispetti agli altri: Snow), Sansa 11, Arya 9, Bran 7 ed infine Rickon 3.
Robert ed Eddard non si vedono da quindici anni ormai, ma il dovere chiama e nonostante di controvoglia Eddard accetta la proposta di Robert andando al Sud e lasciando la moglie ed i figli a Grande Inverno, portandosi dietro invece le figlie. 
Avvisato da un messaggio della moglie dell'ormai deceduto Jon Arryn che non c'è da fidarsi dei Lannister, che però a corte spuntano come funghi, Ned inizierà a scoprire le trame di Approdo del Re, tra cui una grande cospirazione, probabilmente voluta da Cersei Lannister, la regina, per uccidere il Re.
Cartellone pubblicitario del telefilm "Game of Thrones"
Nel frattempo al confine del mondo, Jon Snow prende il nero e va a far parte dei Guardiani della Notte, ossia i guardiani della Barriera. Si capisce subito che anche lì c'è qualcosa che non quadra, troppi uomini esperti spariti oltre la Barriera durante delle missioni.
Nelle isole libere nel mentre i due superstiti della vecchia dinastia regnante, i Targaryen, cercano di sopravvivere. Viserys sogna di avere ciò che gli spetta, Daenerys vorrebbe soltanto appartenere ad un posto ed avere una casa.

Ed ora la mia modesta opinione su tutto ciò.
Il Trono di Spade è, secondo me, un libro che o ti prende e dunque non ti fa staccare il naso da sé o proprio non ne esci vivo. Martin ha uno stile di scrittura che ogni tanto può essere considerato prolisso a mio avviso, ma questo non mi impedisce di amarlo comunque.
Sono un'appassionata di fantasy, quindi il mondo descritto è per me immensamente interessante. Il libro si apre su un prologo alquanto strano, su un tema che non viene ripreso per il resto del racconto. Chi saranno dunque questi Estranei? E come fanno a riportare in vita i morti? Risposte che sicuramente non vengono fornite in questo primo volume dell'immensa saga.
Ci sono mille interrogativi a cui vorresti dare una risposta e durante la lettura più di una volta mi son trovata a pensare: dovrebbe esistere un libro di storia che narra in modo cronologico le vicende antecedenti a questo libro. Troppe battaglie e troppi pochi dettagli per i miei gusti.
Interessante oltre alla parte di Westeros, quello che si svolge nelle città libere: troviamo davanti a noi una ragazzina di tredici anni, sorella di un prepotente che dovrebbe giacere sul Trono di Spade al posto di Robert Baratheon. Penso che ogni persona che abbia letto questo libro abbia sperato che Viserys Targaryen non metta neanche mai un alluce a Westeros. Daenerys è ancora una bambina, ma nonostante questo viene venduta come sposa a Kahl Drogo, un re ricco e molto potente tra i Dothraki. La sua storia a mio avviso è molto interessante in quanto narra le avventure di una bambina di tredici anni, pure alquanto spaventata da quello che le sta per accadere. Nonostante questo però è una ragazzina coraggiosa, che affronta di petto il suo futuro.
Tra i miei personaggi preferiti ci sono Jon Snow, il figlio bastardo di Ned, ed Arya Stark, intrepida e insolente bambina sempre pronta a scappare dalle lezioni di cucito per infilarsi in chissà quali guai.

Jon dà ad Arya la spada "Ago 
«Oh, a momenti dimenticavo...» le disse. «Tutte le grandi spade hanno un nome.» «Come Ghiaccio.» convenne Arya studiando la sua lama. «E questa? Ce l’ha, un nome? Dimmelo, Jon!» «Non indovini?»
Fece lui con un sorriso ironico. «Qual è la tua cosa preferita?» Arya apparve perplessa, ma non durò che un batter d’occhi perché era rapida, molto rapida. Dissero in coro anche questo: «Ago!» Il ricordo della loro ultima risata insieme riscaldò Jon Snow per tutta la lunga cavalcata verso settentrione.
Sicuramente un interessante inizio di saga, da leggere assolutamente prima di guardare la serie a mio avviso, in quanto quest'ultima è molto fedele al libro. Diciamo che dipende da quale spoiler vi piace meno.

Citazione:
«Dovrà imparare ad affrontare le sue paure.» Ned corrugò la fronte. «Non avrà tre anni per sempre. E l’inverno sta arrivando.» «Lo so.» Perfino dopo tanti anni, ogni volta che udiva quelle parole Catelyn rabbrividiva. Il motto degli Stark. Ogni nobile Casa aveva il proprio. Motti di famiglia, punti di riferimento, invocazioni di speranza. Frasi che parlavano di onore e gloria, promettevano lealtà e verità, giuravano fede e coraggio. Gli Stark erano diversi. “L’inverno sta arrivando”: questo era il loro motto. Strana gente, questi uomini del Nord.
Curiosità:
Molti fan della saga si sono lamentati della traduzione ad opera di Sergio Altieri, il traduttore si è infatti preso delle licenze poetiche nella traduzione della suddetta. Il caso più famoso è sicuramente quello che si trova nel primo capitolo di questo libro dopo il prologo. Accade che Jon e Robb trovano una meta-lupa morta uccisa dal rostro di un unicorno. Tutti dicono che sia un cattivo presagio ed il lettore pensa "Bah... Sarà." e chiude lì il discorso. 
Nella versione originale la meta-lupa è invece uccisa dalle corna di un cervo, il cervo è il simbolo della Casa dei Baratheon mentre il meta-lupo è il simbolo degli Stark. Messa in questo modo il lettore può allora capire perché questo sia un presagio nefando. Si somma a questo errore di traduzione, oltre al fatto riguardante la simbologia che Martin voleva sottolineare, il fatto che a Westeros gli unicorni non esistano e mai esisteranno.

Voto: ««««

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