mercoledì 19 agosto 2015

Mezzanotte - Dean Koontz

Titolo: Mezzanotte
Titolo originale: Midnight
Autore: Dean Koontz
Pagine: 505
Casa Editrice: Sperling & Kupfer
Uscita americana: 1989
Uscita italiana: 1990

Nella 2015 reading Challenge c'era un punto che diceva: "un romanzo uscito l'anno in cui sei nata", per me dunque il lontano 1989. La scelta non era molto ampia in realtà, per quanto può sembrare strano. Mi ero tirata giù infine un elenco di libri che mi ispiravano ed alla fine tra Wilbur Smith, Ken Follett e Stephen King ha vinto.... Dean Koontz con Mezzanotte. Koontz è uno degli autori più affermati nell'ambito thriller/horror degli ultimi anni, ed ha scritto una lista molto lunga di romanzi, alcuni dei quali sono poi stati tramutati in dei film.
Avevo già letto un suo romanzo, Incubi, che mi era piaciuto molto. Mi ero ripromessa di leggerlo nuovamente in futuro e dopo una lunga attesa ce l'ho fatta.
La realtà era stata lacerata e, attraverso lo strappo, sembrava che un universo da incubo dalle infinite possibilità malefiche si andasse riversando nel mondo che Sam conosceva e - improvvisamente - amava.
Parliamo di una trama.

Strane cose succedono nella cittadina di Moonlight Cove, un piccolo centro idilliaco dove mai nulla di brutto accade. Janice Capshaw, moglie del defunto reverendo e ragazza molto amata in città viene uccisa da strane creature che la accerchiano e la affogano.
Ora si sentì paralizzare dal terrore. Nonostante l'estraneo le stesse di fronte, l'oscurità le impedì di distinguerne il viso; sembrava alto, ben più di un metro e ottanta, a meno che la distanza non la stesse ingannando. A parte i contorni del corpo, solo gli occhi erano visibili, e furono quelli ad agghiacciarla: color ambra, luminosi, come gli occhi di un animale colto nel fascio di luce di una torcia elettrica.
Sua sorella arriva allora a Moonlight Cove per fare luce sulla sua morte. 
Una "mente superiore" e un po' pazza ha però deciso di intraprendere un esperimento e tramutare i cittadini della piccola comunità in esseri superiori dotati di caratteristiche sovrumane. Sta indagando sulle stranezze cittadine l'agente dell'FBI Sam Booker, da poco arrivato in città. Inspiegabili eventi stanno dunque capitando in quella che era un tempo una tranquilla cittadina, a disposizione un solo giorni per salvarsi, fino a mezzanotte.

Ed ora la mia modesta opinione su tutto ciò.
Devo ammettere che purtroppo mi aspettavo di meglio. La trama è fenomenale, un'idea davvero interessante, peccato che, a mio parere, sia portata avanti con lentezza. Il romanzo infatti inizialmente si trascina avanti, descrivendo anche eventi che non hanno alcun interesse per il lettore. Da ringraziare la brevità dei capitoli che fanno venire la gola di andare avanti, in quanto significherebbe leggere "solo ancora" due-tre pagine.
Il problema effettivo di questo libro è infatti l'introduzione di una vasta gamma di personaggi, ogni tanto ne salta fuori uno nuovo e tu ti ritrovi a pensare "E questo adesso chi è?", non contando che ogni tanto rispuntano personaggi appena accennati con cui succede la medesima cosa.
Piccola nota: a quanto pare a Koontz piacciono le camere a deprivazione sensoriale, già presenti anche nel precedente libro suo che ho letto. Sarà un caso?
Privato di ogni stimolo sensoriale - vista, udito, gusto, olfatto, tatto, percezione del tempo o luogo - Shaddak liberava la mente dalle tristi costrizioni della carne, innalzandosi a vette mai raggiunte fino ad allora ed esplorando concetti di una complessità altrimenti al di fuori della sua portata. 
Parlando un attimo del fulcro del libro: il cattivo in questione, appunto Shaddak, vuole un mondo fatto di esseri superiori, distaccati appunto dalle debolezze umane che per lui sono i sentimenti. Una scelta alquanto triste oserei dire, alla fine ciò che caratterizza le persone è proprio la nostra capacità di provare emozioni, senza di queste saremmo mere macchine, ed è forse infatti questo l'obiettivo del big bad: rendere la la popolazione mondiale al di là dei sentimenti per permettere alla ragione e alla scienza di sovrastare tutto il resto. Peccato che il cambiamento gli sfugge di mano, priva le persone di sentimenti come amore, ansia, tristezza, lasciando solo la paura. Nonostante questo ci sono due direzioni che possono essere prese a quel punto, l'innalzamento ad essere superiore che si collega con la tecnologia, o la regressione a creatura fatta di bisogni primari: cibo, sesso, morte. Tra l'essere un tutt'uno col computer e diventare una bestia voi che scegliereste?
Parecchie volte fu abbastanza lucido da apprezzare l'ironia di essere stato ridotto allo stato selvaggio da un processo - il Cambiamento - inteso a elevarlo a un livello sovrumano, ma quelle riflessioni erano troppo dure da sopportare, e una nuova discesa nella bestialità diventava quasi la benvenuta.
Per il resto però non posso lamentarmi, nonostante la difficoltà iniziale il resto del libro è volato. In fin dei conti Koontz è un autore straordinario che non ha problemi a trascinarti all'interno della sue opere. 
Lungo il percorso verso la casa di Harry, scoprirono che le strade erano costellate di morti. Non si trattava dei cadaveri di uomini e donne normali, bensì - come la luce dei fanali mostrava distintamente - di creature uscite da un dipinto di Hieronymus Bosch, dalle forme contorte e fantasmagoriche.
Ha lo strabiliante dono inoltre di incutere terrore, le sue creature infernali fanno realmente paura e mentre leggi i suoi racconti, magari nel cuore della notte e tutta sola, non puoi fare a meno di rispedire i piedi sotto il lenzuolo e sobbalzare ad ogni minimo rumore di assestamento della tua quieta casetta. Vero è che ad un certo punto ho dovuto abbandonare la lettura perché mi stavo realmente spaventando, cosa che non sono in molti autori a riuscire a fare.

Citazione preferita:
Ma è sbagliato! La vita è piena di attimi di meraviglia, gioia, piacere e se non cogliamo questi attimi, se non cessiamo almeno momentaneamente di pensare al futuro per abbandonarci al presente, allora non conserveremo nessun bel ricordo che ci aiuti a superare i momenti duri, e non ci rimarranno speranze.
Voto: 

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